Chanel accusa TheRealReal, le borse sono false

La mitica 2.55, la Boy, la Hobo… solo i nomi delle mitiche borse Chanel fanno sognare le donne. Ma anche se si tratta di pezzo cult, i prezzi non sono esattamente alla portata di tutte: ecco allora che tante donne cercano di accaparrarsi una Chanel usata, sì, ma pur sempre Chanel. 

Il mercato online dell’usato di lusso sembra essere particolarmente fiorente, almeno fino a questo momento. 

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”Quelle borse sono false”. Pesante, pesantissima l’accusa che il marchio Chanel ha mosso nei confronti del sito di resell TheRealReal facendogli causa per violazione del marchio registrato, contraffazione, pubblicità ingannevole e concorrenza sleale.

La notizia riportata da Women’s Wear Daily (WWD), giornale di moda statunitense  sembra non dare adito ad alcuna possibilità di replica. 

TheRealReal non è un rivenditore autorizzato di prodotti Chanel e ha fatto di tutto per creare l’impressione sul mercato che abbia una partnership con Chanel. 

Siena sulla rivista il portavoce Chanel. In effetti solo ed esclusivamente la maison può fregiarsi un un gruppo di espetti in grado di poter certificare l’autenticità o meno dei prodotti in vendita. 

E la maison, a supporto della sua accusa cita anche i numeri di serie su delle borse vendute su TheRealReal che di fatto non corrispondono a quelli degli accessori prodotti dal brand. 

Da parte sua TheRealReal respinge le accuse sostenendo di poter verificare l’autenticità dei prodotti, ma sarà così? 

L’accusa rischia di far naufragare o quanto meno di dare un duro colpo al settore del resell di lusso che punta soprattutto su scarpe e su borse e accessori in generale. 

I prezzi sono certamente più bassi dei prodotti nuovi e il prodotto resta sempre di moda diventando un pezzo cult da conquistare, ma se la moda diventa anche già sostenibile grazie al mercato dell’usato, è anche vero che i brand di lusso non sono troppo favorevoli a un mercato del genere che rischia di compromettere la reputazione della qualità dei prodotti della maison nel caso in cui si caschi nell’acquisto di prodotti contraffatti. 

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