New York Fashion Week 2013: le più belle sfilate della prima giornata tra shorts, arancio e stampe floreali

Honor

La New York Fashion Week è la prima settimana che inaugura il poker d’assi delle settimana della moda interazionale. Dopo New York,infatti, ci sarà l’attesissima Londra, quindi Milano, alla ricerca di un riscatto finalmente decisivo e, infine, Parigi che si gode il suo status di capitale couture del fashion system.

Senza girarci intorno, diciamolo subito: se non fosse per l’appoggio di Anna Wintour che sta facendo di tutto, a discapito dell’Europa, per lanciare nuovi nomi rigorosamente americani riempiendo di redazionali, più o meo metìritati, le sue pubblicazioni, in pochi sapremmo dell’esistenxa dei suoi protetti, ma si sa, la pubblicità è l’anima del commerio e se ci si mette di mezzo la sacerdotessa indiscussa della moda mondiale (chi l’abbia incoronata non è chiaro…), è ovvio che qualsiasi griffe da lei sostenuta diventi dìimprovviso di culto e dall’anonimato venga scaraventata nell’iperboleo della fama mondiale.

Detto questo, la New York Fashion Week, dietro cui, ovviamente c’è lo zampino e la regia di Anna Wintour, ha un grande privilegio: quello di far sfilare i giovani per primi, mostrando ai tanti giornalisti accordi alla corte della regina Anna Wintour che sono loro i nomi nuovi su cui investire nel futuro. In Italia una cosa del genere non accadrebbe mai. Anzi, i giovani o sono del tutto ignorati, anche quando capitano in giorni infrasettimanali, dove però la stampa va in massa a rendere omaggio al grande di turno, oppure se finiscono in calendario durate l’ultimo giorno, nessuno resta a guardarli perchè Parigi è già iniziata e la stama che conta ha già preso il primo aereo almeno il giorno prima, lasciando a Milano i propri assitenti e lacchè. In attesa si vedere cosa farà Londra che, dopo gli anni d’oro del punk e dell’anarchia, è tornata finalmente l’isola felice dei Peter Pan cresciuti che si aspettano grandi cose da una città così cool, cosmopolita e davvero molto, troppo avanti rispetto al resto del mondo.

Basta guardare New York. Avranno sì sfilato durante il primo giorno ì giovanti talenti, ma di che talenti stiamo parlando? Forse gli unici degni di essere menzionati sono Zac Posen e Honor. Zac Posen è più di una promssa, è un nome già affermato che per la prossima p/e 2014 ha giocato con colori accesi e mixati in modo inedito e divertente come la seta di gonne con stampe fantasie gialle abbinate all’allure strong di giacche neere profilate e attillate.

Davvero elegante, come i long dress color blue elettrico e i mini abiti arancioni con ampi volants laterali che fungono da maniche. Adorabili e dal design impeccabile. Il secondo nome che merita, a nostra parere, ovviamente, di essere segnalato all’attenzione di fashionisti e di chi davvero ama e rispetta la moda e il buon gusto, è Honor, con i suoi micropants bordati di pizzo macramè, giacche sfiancate, abitini stile anni Cinquanta e un’appeal sexy che piace e conquista al punto che siamo ben vcrti che sentiremo presto parlare di questo brand.

In passerella anche Costello Tagliapietra che conferma, almeno a New York, il trend dell’arancione come colore top della prossima p/e 2014; Silvian Heach che forse quacuno ha incaricato di ideare i prossimi look del festival indie rock di Coachlla; Creature of The Wind con abiti in nappa bicolor e , last, but not lest, Josie Natori, le cue appe color giallo acido sono decisamente interessanti.

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