Anja Rubik in smoking per Saint Laurent Paris

La top model Anja Rubik posa in esclusiva per Saint Laurent Paris in uno sneak peek pubblicato sul rinnovato sito della maison parigina. Si tratta di un’anticipazione della collezione primavera/estate 2013 disegnata da Hedi Slimane.


Nell’immagine si vede la modella polacca, inserita dal sito models.com alla posizione numero 3 nella classifica delle 50 top model attualmente più importanti al mondo, in posa davanti allo specchio in una sensuale immagine in bianco e nero dall’allure Seventy. Anja Rubik indossa uno smoking da donna, uno dei capi cult della maison, lanciato nel 1966 dal grande Yves Saint Laurent e diventato un simbolo dell’emancipazione femminile grazie alla sua carica androgina.

Molto amato da grandi dive e fashion icon come Catherine Deneuve, Liza Minelli, LouLou de la Falaise, Lauren Bacall e Bianca Jagger, fu celebrato dal grande fotografo Helmut Newton in una serie di indimenticabili scatti in bianco e nero a cui questa immagine pubblicata sul web sembra voler rendere omaggio. Nella foto Anja Rubik si sistema i revers in satin di seta della giacca dello smoking davanti allo specchio di una antica consolle decorata con bellissimi intagli dorati, probabilmente quella della sede parigina della maison e visibile anche sul nuovo sito web.

La modella, con i capelli acconciati in un look che ricorda tante immagini degli anni Settanta in cui i gender per la prima volta si confusero alla luce del sole, indossa una splendida camicia bianca con colletto dalle punte lunghe, tipico di quegli anni, e un grande fiocco nero al posto del papillon. Ancora non si sa se l’immagine è un’anticipazione dell’adv p/e 2013 di cui Anja Rubik potrebbe essere la protagonista. Lo smoking, infatti, fa parte della nuova collezione estiva disegnata per la prima volta da Hedi Slimane, il nuovo designer che ha cambiato il nome della maison da Yves Saint Laurent a Saint Laurent Paris, suscitando un acceso dibattito perché, appena arrivato, ha voluto togliere il nome del fondatore.

In realtà, si tratta di una prassi abbastanza comune e già in atto in altre maison di moda a cui è venuto a mancare il fondatore, come Givenchy, Lanvin, Vionnet, Chanel e Versace, solo per citarne alcune. L’eredità artistica continua a vivere nel cognome che diviene simbolo di uno stile ben preciso e riconoscibile, mentre il nome decade del tutto perché visto come legato solo al periodo storico in cui il fondatore era in vita.