Antonio Berardi, lo stilista di Lady Gaga, non ci sta più e sceglie Vogue.com per scagliarsi contro giornalisti e virgolettati troppo liberi.
Ma rassicura: non creerebbe mai una collezione solo per la Signora Poker Face.
Antonio Berardi, lo stilista di Lady Gaga, non ci sta più e sceglie Vogue.com per scagliarsi contro giornalisti e virgolettati troppo liberi.
Ma rassicura: non creerebbe mai una collezione solo per la Signora Poker Face.
Percorsi di Moda è l‘open day di alcune delle migliori boutique e più illustri covi d’artigianato di Firenze.
Segnatevi le date nella vostra fashion agenda: dall’8 gennaio al 12 giugno sarà possibile vistare, guidati, oltre 40 luoghi della moda nella città di Dante e Gucci.
Cecilia Cassini è italo americana, ha solo 10 anni ed è il nuovo enfant prodige della moda internazionale.
Se vi dicessi che le sue creazioni hanno già sfilato su red carpet e passerelle?
Ecco una baby stilista emergente già di grandissimo successo.
Altro che palline di Natale, questa Ball Bag è una delle novità fra gli accessori per la prossima primavera estate 2010 proposti dal designer Pauric Sweeney.
Piccola compatta e sicuramente originale: se vi dicessi che è già stata avvistata al braccio della modella Daisy Lowe?
Per chi ama il mood dei fiabeschi paesi del Natale e vuole essere alla moda senza omologarsi alle tendenze, oggi vi propongo Anton Sandqvist, lo stilista che viena dal Nord.
Il brand Sandqvist, a dire la verità, è nato già nel 2004, ma ormai è una delle griffe di punta della bella creatività svedese e, in particolare, del fermento che ruota intorno a Stoccolma.
Se cercate un brand che rappresenti il vostro spirito creativo e al contempo di classe, lo stile svedese di Anton Sandqvist potrebbe fare al caso vostro: lo riconoscerete per le handbags e gli acccessori di altissima qualità.
Una moda per tutto il giorno che attinge dallo spirito della sua città, Stoccolma appunto, divenuta da qualche anno uno dei punti di riferimento dei giovani designer che vogliono imporre la loro unicità.
Polimoda, l’istituto internazionale per la formazione in marketing e design di moda, aprirà come di consueto le porte a studenti e famiglie che dal 25 al 27 marzo 2010 avranno la possibilità di scoprire e tastare da vicino la profondità didattica e l’articolazioni dei vari percorsi formativi offerti.
Un momento intenso di conferenze e lezioni aperte, ma anche di workshop e di installazioni.
L’Open Day è un’importante momente per far avvicinre i giovani al mondo della moda, come ha sottolineato Linda Loppa, Direttore di Polimoda:
Il designer di moda coreano Eudon Choi, dopo aver cominciato la carriera creando collezioni maschili, è diventato famoso quando, pin occasione della laurea presentò la sua linea, che venne acquistata da Dover Street Market.
Eudon ha come seguito numerose star tra cui Sienna Miller, che insieme alla sorella Savannah, lo ha ingaggiato per realizzare una linea per il loro marchio Twenty&Twelve. Parallelamente alla linea delle sorelle Miller, Eudon ha lanciato anche il suo brand, con capi femminili di perfetta sartoria.
Cosa c’è di più ecosostenibile di una sfilata di capi realizzati interamente con ortaggi, fiori, frutti e foglie?
Probabilmente niente. Almeno, niente dalla eco così vasta come quella ottenuta dalla designer Nataly Jojoa, creatrice della nuova moda “biofashion”.
La III edizione del contest El Botom – Mango Fashion, promossa dalla maison spagnola per promuovere gli stilisti emergenti talentuosi, invita al coraggio come chiave obbligatoria del successo, prerogativa indispensabile per i dieci finalisti che saranno selezionati per il premio finale di 300 000 euro.
Le iscrizioni sono aperte fino a metà marzo 2010, quando successivamente una commissione composta dal Central Saint Martins School of Art and Design di Londra, dall’Institut Français de la Mode di Parigi, dall’Istituto Marangoni di Milano, dalla Royal Academy of Fine Arts di Amburgo, dall’Escola Superior de Disseny di Barcelona, e dall’Art Director di Mango.
Amici di Edimburgo ci segnalano l’ascesa di un nuovo talento della moda e con viva sorpresa ci siamo accorti che legarsi agli stereotipi e ai soliti luoghi comuni avvolte fa bene per potersi ricredere.
Così se ero l’unica a pensare che la moda Made in Scotland fosse ancora da identificare in fumosi shetland e kirt allora anchio mi sono dovuta ricredere.
D’altronde le influenze londinesi che si possono intravedere anche su stilisti notoriamente affermati come Chris Kane e John Saunders personalmente collano questi stili a un dominio internazionale, quindi esule da etichette da costume.
I cerchietti e fasce per capelli di Blair Waldorf sono diventati un accessorio di gran classe e tendenza.
Per questo motivo oggi vi propongo la fascia per capelli di Deepa Gurnani, stilista forse non molto nota ma già “in testa” ad alcune celebrities come Cheryl Cole.
Il brand, fondato proprio da Deepa Gurnani, ha già collaborato con maestri couturier come Alexander McQueen, Emanuel Ungaro e Fendi, avvalendosi del contributo di maison di alta gioielleria come Tiffany e Bulgari.
Uno dei modi per essere più glam è stare “al passo” con le novità e stranezze del mondo delle scarpe.
Ecco United Nude, un brand che in quanto a originalità non ha di che lamentarsi.
Decollette, ballerine o stivali: il mondo di United Nude è giocato su modelli insoliti e tacchi unici.
Gossip Girl mania e nasce la prima linea di abbigliamento low cost interamente realizzata in Australia.
L’idea è dell’australiano Kai Aiyubo che ha creato abiti, accessori, scarpe e gingilli per i capelli naturalmente sullo stile di Blair, Serena, Jenny, le fashion icon della serie.
Una linea che ricorda un po’ il mood di H&M per la verità, ma se questo è un modo per emulare lo stile dell’Upper East Side, perchè non approfittarne?
Con il ritorno degli anni’80 e il trend della moda ecosostenibile,anche le sneakers si reinventano: la tomaia torna ad alzarsi modello scarpa da pugile (ci aveva già provato la Adidas qualche anno fa con le Praina), il baffo rimane quello della Nike (sempre molto cool), ma nuove sono le tecnologie impiegate. Sopratuttto se si parla del connubio moda-high tech e giovani creativi, ovvero artisti che giocano a fare gli stilisti, come nel caso dell’americano Gabriel Dishaw.
Come si dice, “questa scarpa è un capolavoro”? In effetti questa speciale collezione di Nike Sneakers ha la speciale prerogativa di essere un esempio della Junk Art dell’artista 29enne americano.