Denuncia Prada: licenzia chi è “brutto, vecchio e grasso”

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Si sa, l’aspetto, nel mondo della moda è tutto. Ma c’è un limite: quello del diritto al lavoro e delle discriminazioni fisiche.
E’ notizia di oggi, dal Japan Times, che Prada Giappone sta correndo dei guai seri a causa della denuncia di un’ex manager della maison, retrocessa dal suo lavoro e poi cacciata perchè “brutta, vecchia e grassa”.

Una controversia legale che rischia di minare l’intera immagine della maison nel mondo: vi spieghiamo il perchè.

Al centro della bufera c’è Rina Bovrisse, ex direttrice generale del gruppo nel Paese nipponico e che fino a novembre 2009 dirigeva circa 500 dipendenti nei 40 negozi di Prada sparsi nel paese del Sol Levante.

A maggio, la Bovrisse ha ricevuto dal Ceo di Prada in Giappone, Davide Sesia, l’ordine di licenziare 15 persone dello staff perchè “brutti, vecchi e grassi e troppo lontani dallo stile Prada” e, a sua volta, di dimagrire e cambiare look perchè – pare – la sua bruttezza generava vergogna nell’amministratore delegato.

Addirittura, la Bovrisse ha riferito che Sesia non voleva che i visitatori provenienti dall’Italia la vedessero.

Non avendo rispettato gli ordini, la Bovrisse è stata prima retrocessa di grado, temporaneamente sospesa dalla sua professione e infine, dopo l’azione legale con richiesta di risarcimento, definitivamente licenziata per “false accuse”.

Ora la guerra si fa legale ed editoriale, per giunta a livello planetario: se dal londinese Telegraph, Prada dichiara di aver provveduto a una regolare cessione del rapporto di collaborazione con la Bovrisse, questa ha a sua volta risposta sulle pagine del Japan Times di essere pronta a difendere ancora in tribunale i suoi 18 anni nel mondo del fashion.

La dura legge della moda comporta anche questo, voi che ne pensate?