Firenze 4Ever, il festival dei fashion blogger ospita i nuovi guru della moda

Si è concluso ieri con il solito grande battage pubblicitario e la ressa di ragazzine per le quali le fashion blogger sono le nuove star da imitare, al pari delle veline di un tempo (e spesso con lo stesso spessore, purtroppo…) Firenze 4Ever, il festival dei blogger di moda organizzato dalla boutique virtuale Luisaviaroma.com dal 4 al 7 gennaio a Firenze.

Tantissime le guru del fashion web acclamate come star e accolte a Firenze da un red carpet da sogno, non si sa in virtù di quale merito. Il fenomeno fashion blogger, ormai, dopo aver raggiunto un’eccessiva sovraesposizione, sta implodendo in se stesso tanto che è diventato assolutamente trash continuare a postare outfit online atteggiandosi a modelle o, peggio, senza averne cultura e competenza, a fashion guru.

Il pubblico si sa, è molto vorace e fagocita tutte le novità del settore, ma con le stessa velocità con cui acclama e incorona le sue reginette di turno, di punto in bianco si stanca e strappa loro il trono da sotto i piedi. Cosa resterà allora di quest’esercito di fanciulle mai in fondo prese completamente sul serio, a cominciare dalla stampa di settore e, soprattutto da Franca Sozzani che per queste dilettanti allo sbaraglio ha spesso usato parole di fuoco. Basta vestirsi cool per essere cool? O si tratta di un semplice travestimento? D’altronde, si sa, labito nn fa il monaco ed è tutta questione di attitude.

Molti blogger, compresi Bryan Boy, Chiara Ferragni e il cinese Han Huohuo, soprannominato “Frankie Ham“, che è stato lo special guest di questa edizione 2013 e vanta oltre 3 milioni di fan, assomigliano quasi a tante cavie del fashion system che su di loro prova i look e i make up più inediti e strampalati alla ricerca, a seconda dei commenti e dei feedback che poi consulta e registra sui siti di ogni blogger, di quelle che saranno le vere tendenze della stagione e pazienza se la solita bloggerina ha osato l’inosabile, convinta di poter lanciare un trend mediatico da diffondere subito in modo virale. Fagocitati da un sistema che credono di dominare, ma che è molto più grande di loro, vedremo chi riuscirà alla fine dei giochi a far fruttare questa improvvisa popolarità ricavandone una vera carriera nel mondo della moda e chi sarà, invece, ricordato, o dimenticato, come l’ennesima velina del fashion journalism.

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