London Fashion Week 2012: la maison Alexander McQueen lancia la linea McQ

McQ Alexander McQueen esordio london fashion week febbraio 2012

Grande evento alla London Fashion Week 2012: la maison Alexander McQueen ha lanciato ufficialmente la sua nuova linea, McQ, sempre disegnata dalla bravissima Sarah Burton che ha sostituito il geniale Alexander alla guida di una delle griffe più amate al mondo per il carisma teatrale e le originali soluzioni stilistiche, sempre avantgarde e di grande impatto visivo.

Sarah Burton, che quest’anno ha vinto il British Fashion Awards come stilista dell’anno e che ha disegnato l’abito da sposa di Kate Middleton per il matrimonio reale del secolo, continua a mietere successi e conferma il suo grande talento divertendosi a sperimentare volumi inediti e forme originali, creando silhouette grintose e di grande appeal. Sarah Burton è, dai tempi di Yves Saint Laurent, che a soli 19 anni sostituì all’improvviso Monsieur Christian Dior morto d’infarto alle terme di Montecatini, la più brava assistente che abbia mai preso il posto del suo direttore creativo con così grande successo e, soprattutto, profondo rispetto dell’universo artistico e onirico che il suo predecessore aveva creato.


Adesso con la linea McQ, molto british e grintosa, punta a far crescere l’impero McQueen con una label più portabile e easy to wear rispetto alla favolosa linea principale. Codici e stilemi dell’ “hooligan della moda”, com’era soprannominato Alexander McQueen per il suo gusto innato per la trasgressione e la provocazione, rimangono intatti, però le linee da haute couture, quale, in fondo è sempre stata la moda di McQueen, si trasformano in un reale pret a portér. Nella collezione autunno/inverno 2012-2013 della griffe c’è la malinconia raffinata di un romanticismo oscuro mixato ai grandi classici della moda inglese, come il trench in pelle, molto aviator della Seconda guerra mondiale e la stampa scozzese, il tartan, così caro alla griffe inglese.

Colori dominanti della collezione il verde militare, beige, marrone, ruggine, bordeaux e nero. Tra i tessuti molta pelle e tweed per capispalla con la vita stretta da cinture e con spalle importanti. Le modelle in passerella camminano su un tappeto di foglie morte, autunnali, in un’atmosfera decadente cui fa da contrappunto una esagerata musica techno. Contrasti, voglia di stupire, gusto calibrato per l’eccesso: la teatralità di McQueen, anzi di McQ, fa centro al primo colpo.