Milano Fashion week: Versace a/i 2012-2013 tra color blocking e camuflage

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Un inverno color blocking quello visto in passerella da Versace a Milano Moda Uomo 2012. Nuance classiche si mixano con grinta a colori anche fluo per un inverno unconventional che crede nella cromoterapia dei colori come antidoto ottimistico alla crisi. La collezione autunno/inverno 2012-2013 della maison della Medusa è tutt’altro che classica, anzi laddove si ripropongono fantasie come il gessato che hanno fatto la storia della sartoria maschile, c’è sempre un elemento che riesce a strappare a fantasie e atmosfere rétro questi capi restituendo loro un’allure fresca e moderna.

Notevoli le stampe fantasia anche floreali, accesi qua e là da touche luminosi di oro e metalli preziosi per un inverno molto hot fatto per far sognare gli uomini e regalare loro la possibilità di vestire in modo sartoriale, ma leggero, senza sentirsi vintage, o peggio, troppo somiglianti ai look dei propri padri e nonni. Via libera alla fantasia con giacche di pelle impunturate dall’effetto quasi tridimensionale per un outfit cutting edge che piacerà ai giovanissimi.


È lontano anni luce i minimalismo-chic di Giorgio Armani con il suo imperativo low profile. E non sarebbe nemmeno giusto nei confronti della pooetica estetica della maison Versace virare rotta di così tanti gradi, quasi una retromarcia che non appartiene alla sua storia fatta di colori e accostamenti cromatici decisi e appariscenti, senza mai essere volgari. La griffe Versace o la si ama o la si odia, non esistono mezze misure, ma per l’uomo che vuole sentirsi vivo e non ingessato in completi troppo classici, i capi di Versace, come anche i fantastici accessori proposti in passerella a Milano, sono la soluzione ideale.

Tailleur rosa corallo abbinati a dolce vita rosa confetto non sono certo per tutti, così come i completi camuflage multicolor davvero vistosi, con colli di pelliccia a contrasto e ai piedi dei massicci stivali militari. Non sarà la tenuta migliore per andare in ufficio, ma è un tentativo di rompere gli schemi della solita moda maschile, un po’ noiosa rispetto a quella iperbolica femminile che può permettersi tagli e tessuti straordinari, autentici voli pindarici della fantasia più libera e sfrenata.

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