Parigi Fashion Week: le più belle sfilate della terza giornata

Terzo giorno di sfilate per la Parigi Fashion Week su cui sono puntati tutti i riflettori per capire dove andrà la moda della prossima estate. Da Dior a Lanvin, da Nina Ricci a Vionnet, da Chalayan a Maison Martin Margiela e Issey Miyake: la lista dei grandi nomi che hanno mostrato a buyers e addetti ai lavori le loro collezioni è lunga e prestigiosa.


Cominciamo, naturalmente, con la sfilata più attesa, quella dell’esordio al timone del pret à portèr della maison Dior di Raf Simons, il designer chiamato a sostituire John Galliano come direttore creativo della casa di moda parigina. Non esistono, d’altronde, due designer, più opposti e la sfilata di ieri ne è la prova definitiva con sartoriali tuxedo con pants a sigaretta, abiti balloon sibiti su micro shorts neri, gli stessi usati con bustier in colori pop dalla lunga coda asimmetrica. Ad abiti chic finemente ricamati, Raf Simon sovrappone lunghe tuniche di chiffon nero trasparente e usa la tecnica del laser cut per incidere abiti in pelle bianca tinti al loro intento di un giallo molto intenso e vivace. la collezione è elegante, ma francamente ha deluso molto le aspettative di buyers e stampa. Se questo è il nuovo corso di Dior, come non rimpiangere i vecchi tempi con Galliano? Non c’è pathos, non c’è glamour: una collezione ben costruita, ma senz’anima.

Diverso il discorso per la collezione di Lanvin disegnata dal famoso designer Alber Elbaz che, in capi dall’appeal geometrico e rigoroso, gioca con tagli e volumi estremi ed asciutti, aiutandosi con il colore nero che ben sintetizza e mostra le forme per quello che sono, senza nascondersi dietro stampe e altri colori. Elbaz, come già Balenciaga, scolpisce giacche con spalle over molto anni Ottanta, ridisegna capi cult come lo smoking, riempie di specchietti dorati morbide jumpsuit, crea abiti monospalla con maniche iperboliche e fa sfilare nel finale simpatiche clutch tondeggianti da legare al polso come se le sue modelle fossero tutte delle affascinanti galeotte.

Peter Copping, direttore creativo della maison Nina Ricci, apre la sfilata con una romantica una pioggia di petali per una collezione romantica e sexy allo stesso tempo, grazie ad abiti dai drappeggi sensuali, trasparenze all over e long dress meravigliosi in tulle a pois. Vionnet, storica maison nata dalla immensa creatività di Madeleine Vionnet che fondò nel 1912 la sua omonima casa di moda, dopo alterne vicende economiche, sfila a Parigi mostrando al mondo ciò per cui la maison divenne famosa esattamente cent’anni fa: il taglio sbieco che permette di creare abiti dalle linee aderenti, ma fluide, mai costrittive, che scivolano con grazia lungo il corpo, senza segnarne le forme. Ai tempi fu una vera rivoluzione e tutt’oggi è uno dei tagli prediletti dagli stilisti per realizzare un perfetto abito da sera. Per quanto riguarda le nuance, Vionnet non usa mezzi termini nella sua nuova collezione primavera/estate 2013 e manda in passerella abiti rosso fuoco, neri e bianchi, abbinati a sandali dorati con plateau, molto eleganti e sofisticati.

Issey Miyake non si limita certo a questi colori e cattura un arcobaleno intero per le sue creazioni scultoree e coloratissime, piene di geometrie, righe mariniere, lunghe mantelle ad ellisse: un vero inno all’estate e alla joie de vivre. Concludiamo con due maison che hanno fatto dello stile avantgarde e della sperimentazione tout court la loro cifra stilistica: Hussein Chalayan e la Maison Martin Margiela. Il primo, che ha studiato alla mitica Central St. Martins di Londra, gioca con i bordi di capi dal taglio semplice, come giacche sartoriali abbinate a shorts e li colora di fluo, li impreziosisce con vezzosi copricapi con visiera in plexi colorato che utilizza anche per piccoli gilet colorati da indossare su minidress stampati. Maison Martin Margiela tradisce un po’ la sua poetica e propone una collezione in fondo molto meno sperimentale delle precedenti, con abiti bianchi, neri e grigi davvero glamour e sensuali, con top che lasciano scoperte le spalle e lunghi guanti di pelle da diva hollywoodiana.

Photo Credit | Vogue