Le T-shirt eco fashion WAVE-O Save the Earth p/e 2011

Sarà per la frenesia da Fuori Salone oppure per il mood di originalità e creatività che caratterizza la mia città, Milano. Fatto è che, in un modo o nell’altro, se passeggi per le vie del centro o ti perdi nei quartieri più bohemienne della metropoli non puoi non scovare nuovi nomi, brand curiosi o interessanti stilisti emergenti

Uno di questi è Wave-O, o per meglio dire, il nome del marchio lanciato da due designer che propongono una linea di T-shirt eco-fashion.

Scopriamole insieme con la loro storia ed una bella gallery di immagini.

WAVE-O: storia di Ondine e Cicci

E’ nato dall’intuizione e dall’incontro creativo di Ondine e Cicci, amiche archi-stiliste che dopo una lunga esperienza nel settore della progettazione e del design hanno deciso di creare una label propria, definita da una visione trasversale e ironica del glamour contemporaneo.

Il percorso di Ondine comincia con un BA in architettura presso la Westmister University di Londra, città in cui consegue anche un master al Royal College of Art per poi trasferisrsi prima a Lima e poi a Roma e Parigi. Giunta a Milano ha collaborato come visiting professor per la Domus Academy e ha partecipato al Salone Satellite all’interno del Salone Internazionale del Mobile di Milano, organizzando un’esposizione collettiva di giovani designer con il progetto “Architettura Rock”.

Cicci è laureata in Architettura presso l’Università di Torino, dove è nata, ha vissuto e lavorato all’interno dello studio di Poletti-Giletti, prima di raggiungere a sua volta Milano. Qui, oltre alle nuove collaborazioni, ha seguito diversi progetti per lo studio torinese ADT muovendosi tra l’Italia e la Francia. È Tutor al Master di Interior and Living Design della Domus Academy.

IL MARCHIO Wave-O

E’ nato nel 2010 ed è una linea di T shirt che, ci spiegano,

“accanto ad una nuova idea moda, rappresenta un’elegante provocazione, un nuovo e autentico modo di esprimere i nostri pensieri, ironicamente e spesso in controtendenza.”

In che modo? Attraverso la comunicazione scritta sulla t-shirt, capo must del guardaroba! Una frase, in motto, uno scherzo diventano un pensiero di stile, un progetto Made in Italy che traducono per gioco e con audacia le riflessioni e i sentimenti femminili, in un linguaggio reale, ripreso dai giornali più attuali e ispirato ai pamphlet con cui nell’epoca dell’inquisizione si facevano circolare segretamente i messaggi tra le mani del popolo.

Una vera e propria forma di comunicazione di matrice virale dunque, che segue i tempi moderni sottolineando la libertà di poter manifestare sempre, con una certa dose di ironia e coraggio, i propri pensieri.

Ma … LA COLLEZIONE Wave-O p/e 2011?

E’ composta da numerosi modelli certificati e garantiti nel rispetto dell’ambiente per l’uso di fibre naturali, made in Italy, quali cotone, cachemire e fibre derivate dalle proteine del latte.

Si compone di un poker di temi ispiranti – Fashion Victim, Favola Punk, Plastic Chic, Everyday Collection –  declinati in silhouette e colorazioni su misura, create da uno studio e da un’attenta ricerca che tende al perfect fit e all’evoluzione delle tinte dalle loro basi naturali.

Si tratta di capi concepiti con uno spirito versatile che informa il look femminile sia negli accostamenti da lavoro, sotto il blazer formale, che negli abbinamenti più casual, siano essi di taglio sportivo o night&glam.

I messaggi, rigorosamente in italiano, sono tradotti internamente in inglese sulle etichette: un modo per riconfermare l’unicità della lingua italiana dando al tempo stesso la possibilità, anche al pubblico internazionale, di cogliere il reale significato di ciò che s’indossa.

Il risultato è una linea giocosa ma pensata nel dettaglio, classica eppure contemporanea nella palette senza tempo, disinvolta ma strutturata nelle linee, destinata a diventare iconica e distintiva sempre, dal giorno alla sera.

E pensate che presto si tradurrà anche nella linea maschile L’Uomo di Wave-O!

Personalmente mi sono piaciute un sacco per la loro carica irriverente e veritiera, insomma, chi, affetto da un “eco-feeling” non direbbe, oggi:

“Preserviamo la Terra con l’Ecologia

Preserviamo le donne con il botulino”