Moda e Arte: Modalizer intervista Alessandro Fantini – I parte

Moda e Arte. Un connubio che nell’immaginario delle fashion addicted è spesso ricondotto all’haute couture, che nel suo eremo elitario interpreta la moda come arte contemplativa piuttosto che un mezzo d’espressione finalizzata al vestire.

Ma quando l’arte imbocca la direzione opposta, ovvero quando il pret a porter o la strada diventa protagonista della moda, allora la creatività rivendica un ruolo alternativo al couturier attraverso le creazioni di designer, writer, fotografi fine art e artisti multimediali.

E proprio per capirne di più, noi di Modalizer ci siamo rivolti a Alessandro Fantini, regista, pittore, scrittore, compositore, artista multimediale, anzi artista multimedianico come preferisce definirsi. La differenza? chiediamola direttamente a lui.

Ardentee’s Artist: t-shirt d’autore

Ardentees è un’azienda asiatica che mette in rapporto simbiotico la moda con l’arte con la commercializzazione di t-shirt recanti stampe di opere realizzate da diverti artisti contemporanei. Una tela da indossare dipinta da artisti emergenti che hanno piena facoltà di interpretare l’arte e di trasportare su un indumento la loro creatività.

E’ questo il mood dell’intera filosofia di Ardentees’s Artist, il brand di Singapore che sta facendo parlare di se fashion addicted e stimatori dell’arte contemporanea. Fotografi, writer, designer: al potere la fantasia e la contemplazione del bello veste con l’espressione artistica di talenti provenienti da ogni parte del mondo.

E’ di moda la fotografia: Lost memories di Roberto Arleo

Dal 18 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011 presso la Galleria Gallerati di Roma sarà esposto in una mostra collettiva, il lavoro del fotografo Roberto Arleo dal titolo Lost Memories, un progetto in cui i pallini e le loro qualità cromatiche sono usate come elementi distintivi degli stati d’animo, dove Roberto Arleo definisce l’identità dei soggetti scelti.

Ciò che immediatamente ci colpisce nel lavoro di Roberto Arleo è l’impossibilità di decifrare l’identità dei soggetti scelti occultata da vaste aree di colore circolari localizzate sui volti.

Le scene, sapientemente immortalate dal fotografo, presentano tutte il medesimo trattamento, soggetti riconoscibili nell’abbigliamento, negli accessori utilizzati, di cui talvolta ci lascia intravedere una porzione di luogo ma di cui non è mai attuabile un completo riconoscimento.