terry richardson

Terry Richardson, la Condè Nast lo licenzia in tronco

L’effetto Harvey Weinstein si abbatte anche sul mondo della moda: Condè Nast ha deciso di licenziare in tronco il super fotografo Terry Richardson, fra i più conosciuti nel mondo della moda. Il motivo? Il sospetto di molestie sessuali che hanno da sempre accompagnato il nome del fotografo, già reclutato anche il Calendario Pirelli.

Vi prego di distruggere tutti i servizi di Richardson e sostituirli con altro materiale. Noi non lavoriamo più con lui a partire da questo momento. 

terry richardson

Si legge in una mail di James Woolhouse, vice presidente del gruppo editoriale indirizzata ai responsabili delle diverse testate (incluse Vogue, Vanity Fair e Gq) come riporta il britannico Daily Telegraph. Il sospetto di molestie sessuali da parte di Richardson aleggiava da anni a questa parte, ma le accuse di diverse modelle nel corso degli anni non erano mai state prese troppo sul serio. Fino a questo momento. 

Victoria Beckham, tacchi a spillo sul tapis roulant in ufficio

victoria beckham

Sembra una barzelletta, invece è tutto vero! Victoria Beckham è stata invitata a provare, presso gli uffici Condé Nast UK, un tapis roulant dotato di scrivania, pc, tastiera, mouse e tutto il necessario per lavorare al meglio mantenendosi in forma. Unica nota dolente i tacchi alti dell’ex posh Spice!

Condé Nast lancia Glamour Personal Shopper, l’app per iPhone


Condé Nast, la testata editoriale che fa capo a importanti riviste di settore come Vanity Fair, Vogue Italia, L’Uomo Vogue, Glamour, GQ, Wired, AD, Traveller, Vogue Bambini, Vogue Gioiello, Vogue Sposa e Sposabella sta per lanciare una nuova applicazione gratuita disponibile per iPhone che ha la brillante funzione di fungere da personal shopper virtuale.

, direttore di Glamour ha dichiarato:

Abbiamo voluto realizzare un’applicazione unica e originale, capace di accompagnare veramente e in tempo reale una donna durante il suo shopping, fino in negozio. E poi Glamour Personal Shopper costruirà attorno alla redazione una community di appassionate di moda grazie ai suoi potenti meccanismi di condivisione sui principali social network. Anche in questo caso, una community 2.0, perché le iscritte potranno consigliare nuovi negozi, contribuendo così all’aggiornamento dell’applicazione.