saldi 2012

C’è chi scommette che saranno un flop e chi spera siano una boccata d’ossigeno per il commercio italiano: stiamo parlando dei saldi estivi che stanno per scattare in tutta Italia dal prossimo 7 luglio. La crisi spaventerà gli italiani al punto da rimandare comunque qualsiasi spesa ritenuta superflua?

Ieri è stata la prima giornata di saldi nelle grandi città come Roma e Milano. Nonostante le previsioni pessimistiche, se non addirittura catastrofiche, che preannunciavano i maxi sconti dei negozi come un gigantesco flop commerciale, la gente non si è fatta spaventare dalla crisi e ha invaso come ogni anno i negozi, cercando di fare subito qualche buon affare, prima di doversi accontentare se si aspetta troppo, solo di prodotti di seconda scelta e fondi di magazzino.

Sono tante le persone che per Natale si sono dovute accontentare di comprare e regalare solo dei pensierini rimandando gli acquisti più importanti e necessari proprio alla stagione dei saldi e adesso è arrivato il momento di spuntare qualche voce dallo loro wish list. I primi dati di Mondovicino Outlet Village, a Cuneo, in riferimento alla prima giornata di saldi, parlano di ben 40 mila presenze rispetto alle 35 mila dello scorso anno con un’impennata di arrivi nel primo pomeriggio.

La crisi si fa sentire davvero molto in queste Feste di mercatini di Natale, svendite improvvisate, swapping party con le amiche e il solito classico riciclo dei regali e degli oggetti che abbiamo in casa, ma di cui non vediamo l’ora di liberarci. Addirittura, prima di dicembre, si vociferava che i saldi sarebbero stati anticipati addirittura nel periodo delle vendite, per permettere ai negozianti, strozzati dalle tasse e dall’impressionante calo di clienti, di rifarsi un po’ delle perdite. Ma era solo una voce.

Lo shopping natalizio prosegue come al solito, con lo sguardo pieno di desiderio volto agli oggetti sognati e ammirati fuggevolmente da dietro una vetrina e la ricerca spasmodica di nuovi negozi dove trovare tanti pensierini carini da regalare senza rimetterci troppi soldi e soprattutto la reputazione, perché a volte, per la smania di risparmiare, si regalano dei veri e propri orrori destinati o a essere cestinati o riciclati il Natale successivo.