Le schiave dell’estetica digitale

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Non è una novità, non c’è una copertina di una rivista o un qualsiasi servizio fotografico, sebbene non di alta qualità, che non passi per la fase del ritocco in photoshop. Aggiustare qualche piccolo difetto va bene ma perché voler sembrare quello che non si è? L’originale e la foto “photoshoppata” della campagna pubblicitaria di Madonna fecero scandalo, le originali erano tremende, del resto per quanto sia, o sia stata, la regina  del pop oramai anche lei ha i suoi anni, anche la molto più giovane, in pessima situazione fisica, Britney Spears è una di quelle che se la vediamo senza un pesante fotoritocco è perché sono scatti dei paparazzi nelle sue penose apparizioni in pubblico.

Ma perché ostinarsi sopratutto quando non si ha più 20 anni a voler sembrare qualcosa che naturalmente non si può essere? Anche le cosiddette belle veramente come Demi Moore, famosa per il suo corpo scultoreo, non si accontentano e riducono e ampliano forme secondo i nuovi canoni estetici dell’era digitale.

In una realtà così trasformata arriviamo a non poter distinguere la realtà dalla manipolazione e i canoni di bellezza hanno raggiunto livelli naturalmente irraggiungibili. Le protagoniste del gossip hanno voluto alzare il livello per essere sempre meglio, sempre più belle ed ora sono loro in prima persona a pagarne il risultato, schiave di una nuova estetica nella quale solo la perfezione è ammessa.

Angelina Jolie ha dichiarato che smetterà o magari riducerá le iniezioni di botox per non arrivare a perdere completamente le espressioni del volto e rinunciare alla sua carriera di attrice. Blake Lively è passata in chirurgia con soli 23 anni ed è apparsa irriconoscibile sulle cover di alcune riviste.